Spalletti: "Contro Ajax è una finale"
Interviste
11 Ottobre 2022 Fonte:
Corriere dello Sport
Raspadori: "C'è euforia dopo tutti questi buoni risultati, ma dobbiamo restare con i piedi per terra"
Otto giorni dopo la storica affermazione della Cruijff Arena il Napoli ritrova l'Ajax per la quarta giornata del Gruppo A di Champions League. Quella del Maradona sarà una sfida cruciale per entrambe: gli azzurri cercano un'altra vittoria che varrebbe la qualificazione anticipata agli ottavi di finale (risultato per il quale sarà sufficiente un punto), ma i Lancieri devono fare punti per tenere viva la tenue fiammella di agganciare almeno il secondo posto.
Champions League, Napoli a un punto dalla qualificazione agli ottavi Intervenuto nella conferenza stampa di vigilia l'allenatore del Napoli Luciano Spalletti, mandando un messaggio molto chiaro alla squadra circa il modo di interpretare la partita: "Non possiamo fare calcoli, non li abbiamo mai fatti e proprio per questo finora abbiamo ottenuto risultati. Domani dobbiamo interpretare la partita come se fosse una finale, senza pensare alla classifica".
Napoli stanco? La risposta di Spalletti Contro la Cremonese gli azzurri sono parsi meno brillanti rispetto alle ultime prestazioni. Spalletti non si sbilancia sulla possibile stanchezza della squadra: "In alcuni momenti della partita contro la Cremonese i ritmi sono stati più bassi rispetto alle gare precedenti. Non so se sia stato per merito della Cremonese o per stanchezza. Sono fiducioso che domani torneremo ad esprimerci sui nostri livelli". Poi sull'importanza dell'approccio alla partita: "Al momento del sorteggio si pensava a un girone difficile perché c'erano squadre che hanno fatto la storia di questa competizione. Fino al goll'andata contro l'Ajax siamo stati in difficoltà, poi abbiamo avuto la reazione dei campioncini, abbiamo capito che ci voleva qualcosa in più e l'abbiamo messo in campo. Domani però sarebbe meglio iniziare subito bene".
Spalletti e l'assenza di Rrahmani Spalletti non si è poi sbilanciato sulla formazione e sul possibile impiego di Osimhen, soffermandosi però sull'importanza dell'assenza di Rrahmani: "Per noi quella di Amir è una perdita grave, come importanza di giocatore è paragonabile a Osimhen, ma la rosa è qualitativa e non avremo problemi a mandare in campo una formazione di tutto rispetto. La formazione? Sicuramente qualcosa cambierà, ma preferisco non dire cosa... Osimhen deve diventare un altro leader di questa squadra. Siamo fortunati perché abbiamo tre attaccanti con caratteristiche differenti”.
Due partite in Champions League e tre gol. È una media degna di Erling Haaland quella che Giacomo Raspadori sta vivendo nella prima avventura della carriera nella massima competizione continentale per club. La doppietta all'Ajax, match nel quale l'ex attaccante del Sassuolo ha anche fornito un assist per Kvaratskhelia, e in precedenza la rete del momentaneo 2-0 ai Rangers, hanno proiettato il numero 81 del Napoli ai vertici delle classifiche di rendimento del torneo, al fianco di bomber ben più esperti e già affermati.
Il Napoli ritrova Osimhen, ma Raspadori scalpita Ora, però, per Raspadori è arrivato il momento di un'altra emozione, quella del debutto in Champions al Maradona. Dopo aver vissuto dalla panchina il 4-1 al Liverpool che ha aperto il girone del Napoli, nel match di ritorno contro l'Ajax per l'attaccante emiliano si prospettano i primi minuti in Europa con la maglia azzurra nello stadio di casa, da titolare o da subentrante. Il ritorno in gruppo di Victor Osimhen rischia di togliere spazi al giovane attaccante della nazionale, ma Raspadori non teme la concorrenza: "Domani mi aspetto una partita di alta intensità su ambo i fronti. Ci saranno tanti duelli e uno contro uno, ma il pubblico sarà la nostra arma in più. Il ritorno di Victor? Essere in tanti e il fatto che ci sia una buona concorrenza porta ad alzare il livello di ognuno di noi" le parole del giocatore nella conferenza di vigilia.
Raspadori: "Il mio segreto? Spalletti" Lo straordinario inizio di stagione vissuto dalla squadra rischia di alimentare facili entusiasmi, ma Raspadori è sicuro che la squadra terrà i piedi per terra: "Dobbiamo alimentare giorno dopo giorno la mentalità che si sta costruendo. Sappiamo che non è facile perché l'euforia è tanta dopo tutti questi buoni risultati, ma dobbiamo restare con i piedi per terra". Poi i ringraziamenti d'obbligo a Spalletti: "I primi mesi a Napoli mi hanno confermato che ho fatto la scelta giusta nel venire qui anche grazie al mister che mi aiuta tanto, mi dà tanta libertà in campo di potermi esprimere al meglio".
|